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... la buona riuscita di una missione si prepara ancora prima di accendere i motori del Drone.
Molto prima del volo
- La verifica che nell’area interessata dalle operazioni non ci siano zone Proibite, Pericolose, Riservate o altri tipi di spazi aerei che richiedono autorizzazioni, e nel caso devono essere ottenute.
- La ricognizione del luogo dove si volerà per raccogliere le informazioni sulla natura del terreno, gli ostacoli, l’eventuale presenza nelle vicinanze di aree congestionate, infrastrutture sensibili o luoghi dove potrebbero formarsi assembramenti di persone.
- Accertarsi delle condizioni dello spettro radio, anche effettuando test range se opportuno, tenendo conto che importanti cause di interferenze WiFi possono venire da ripetitori radio, antenne WiFi ma anche da apparecchiature portatili di comune utilizzo come telefoni cordless, baby monitor, forni a microonde, sistemi di rilevamento della presenza/allarme, altoparlanti wireless che lavorano sulla stessa banda del WiFi, ripetitori audio/ video. Un’altra importante fonte di interferenze sono quelle elettromagnetiche, generate per esempio dalle linee aeree ad alta tensione.
Prima del volo
- Definire un’area di buffer (è responsabilità del pilota), cioè un’area di sicurezza attorno all’area delle operazioni, che il SAPR non superi la massa massima al decollo prevista per la sua classe.)
- Verificare (Se prescritto (SAPR inoffensivi sotto i 300 grammi) la presenza e la corretta installazione dei paraeliche.
- Verificare, se il volo è notturno, che funzionino le luci di navigazione che consentono di riconoscere la posizione e l’orientamento nell’ambito del volume dello spazio aereo (e relativo buffer) in cui vengono svolte le operazioni.
A partire dal 1 luglio 2020, sarà anche necessario verificare la presenza e il corretto funzionamento del sistema elettronico di identificazione per la trasmissione in tempo reale di dati inerenti l’APR, l’operatore e/o il proprietario e i dati essenziali di volo, nonché la registrazione degli stessi
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